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World Water Day, “rendere visibile l’invisibile”

World Water Day, “rendere visibile l’invisibile”

World Water Day: il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua, 2 miliardi di persone vivono ancora senza accesso all’acqua potabile. Oggi il trentesimo anniversario, focus sulle acque sotterranee

Da trent’anni, il 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day). La ricorrenza è stata istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite, in occasione della Conferenza di Rio, per ricordare a tutto il mondo quanto questa risorsa sia preziosa. La giornata di sensibilizzazione fa parte dell’Agenda 21, il programma d’azione messo a punto dall’Onu per uno sviluppo sostenibile del pianeta.

Durante il World Water Day, le Nazioni Unite invitano ogni membro a promuovere attività concrete all’interno dei loro Paesi, per attirare l’attenzione del pubblico sui problemi più urgenti legati al consumo di acqua, dall’accesso all’acqua dolce alla sostenibilità degli habitat acquatici.

L’accesso all’acqua potabile è un diritto umano universale

Secondo i rapporti Onu, oggi più di 2 miliardi di persone vivono senza accesso all’acqua potabile. Uno degli obiettivi principali di questa Giornata è ispirare l’azione per ottenere acqua e servizi igienici per tutti entro il 2030, sensibilizzando istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico.

Il Programma congiunto di monitoraggio Unicef-Oms stima che 1 abitante del pianeta su 10,785 milioni in tutto, non abbia ancora un accesso sicuro all’acqua potabile, inclusi quei 144 milioni di persone che per bere attingono l’acqua da bacini idrici non controllati. Basti pensare che solamente il 2 % dell’acqua è idonea all’uso umano. Una scuola elementare su quattro non ha acqua potabile per circa mille bambini che muoiono ogni giorno per disturbi causati dall’indigestione di acqua infetta.

Rendere visibile le falde acquifere, spesso dimenticate

Il tema della Giornata mondiale dell’acqua per il 2022 è il legame tra acqua e cambiamenti climatici. Con il peggiorare del clima, l’accesso alle acque sotterranee diventerà sempre più critico.

Il focus è quindi l’acqua di falda (fonti idriche sotterranee). Invisibile ma essenziale per il nostro futuro. Da qui il sottotitolo della Giornata: “rendere visibile l’invisibile”. Queste immense quantità d’acqua dolce, nascoste alla vista a differenza di quelle dei fiumi e dei laghi, sono alimentate dalle piogge e dallo scioglimento delle nevi.

Acque maltrattate quelle freatiche e sovra-utilizzate: se ne estrae più di quanto pioggia e neve riescano a ricostituire.

Dalle acque sotterranee proviene la metà del volume dei prelievi idrici per uso domestico effettuati dalla popolazione globale e circa il 25% di tutti quelli destinati all’irrigazione, che alimentano il 38% delle terre irrigate a livello mondiale. Percentuali destinate ad aumentare con la crescita della popolazione.

L’acqua è vita ed è limitata

Questa risorsa è, quindi, sia sottovalutata che minacciata da un inquinamento definito “irreversibile”, dovuto soprattutto ai fertilizzanti usati in agricoltura. In Italia il settore agricolo assorbe il 60% dell’intera domanda di acqua del Paese, seguito dal settore industriale ed energetico con il 25% e dagli usi civili per il 15%. Il problema risale anche a monte: la scarsità di acqua negli ultimi due decenni, il tasso globale di perdita di massa dei ghiacciai ha superato 0,5 metri di acqua equivalente per anno.

L’appello delle Nazioni Unite ai governi è quello di custodire le acque sotterranee come un bene comune.

L’acqua è vita, fondamentale per la nostra sopravvivenza e per quella del nostro pianeta, ed è una risorsa limitata. Spetta ad ognuno di noi dare il proprio contributo con il risparmio idrico e la salvaguardia delle acque pulite.

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