Aule virtuali immersive che offrono un nuovo modello educativo che si colloca perfettamente nel metaverso, dimensione in cui fisico e digitale si completano, note le soluzioni XCC Salesforce Academy
L’accelerazione digitale che la pandemia ha portato anche nel mondo dell’istruzione è senza precedenti. La didattica a distanza è ancora oggetto di dibattito e controversie. Tuttavia, ha evidenziato le opportunità che una formazione più digitale può generare. Non solo in termini di accesso a contenuti innovativi ma anche lo sviluppo di nuove competenze.
Alessandro Avari, Academy Director di XCC, protagonista di una nostra recente intervista, sostiene che <<la dematerializzazione dei confini che la trasformazione digitale porta con se ha avuto come primo grande risultato quello di rendere “veloce” l’accesso alle informazioni. Intesa non solo come il superamento dei limiti di spazio fisico ma anche come il potenziamento delle possibilità che la tecnologia permette di raggiungere attraverso il passaggio dal “materiale” al “digitale”. Dalla ricerca di contenuti, alla distribuzione in rete, all’abbattimento dei tempi necessari a recuperare informazioni e quindi nozioni. “Internet” ha portato una prima grande rivoluzione ormai diventata abitudine quotidiana per tutti>>.
Didattica Ibrida nel metaverso
Oggi parliamo di Hybrid Learning Spaces. Tradotta come Didattica Ibrida, ossia un approccio all’apprendimento dove fisico e digitale si integrano armonicamente e coesistono in modo efficace. Dando vita a un mondo nuovo con maggiori potenzialità di contenuti e percorsi innovativi, il metaverso.
L’Ateneo di Napoli, Federico II, è la prima Università del nostro paese – e probabilmente fra i primi a livello internazionale – che ha realizzato una soluzione integrata. Sviluppata da Hevolus Innovation e Microsoft Italia per una didattica partecipata e laboratoriale sia in ambiti didattici scientifici che umanistici.
L’obiettivo era mettere a disposizione di realtà pubbliche e private soluzioni basate sul cloud per realizzare il metaverso e abilitare esperienze condivise tra il mondo fisico & digitale. Raggiunto del Ceo di Microsoft, Satya Nadella, con Giovanni Barone, responsabile Divisione sistemi dell’Università di Napoli. Fondamentale offrire agli studenti tecnologie innovative per la didattica, specialmente dopo il periodo di DaD dettato dall’emergenza sanitaria. <<L‘ateneo è adesso pronto a ripensare una nuova didattica ibrida – dichiara Barone –. Per questo ho subito colto l’opportunità di sperimentare e valutare gli Hybrid Learning Spaces per alcuni corsi>>.
La chiave delle nuove esperienze risiede nel digitale
La divisione ‘Education’ di Microsoft ha spiegato come il digitale ricopra un ruolo chiave nell’abilitare nuove esperienze ibride di didattica e di come le nuove tecnologie possano contribuire a premere l’acceleratore su questa trasformazione digitale già in corso; <<la nuova soluzione messa a punto in collaborazione con Hevolus ne è una dimostrazione concreta>> che apre le porte ad una vera e propria rivoluzione accademica.
<<La “realtà aumentata” – conclude il Direttore dell’Accademia di XCC – già ampiamente utilizzata in ambienti tecnici, permette da tempo di “smontare un motore” e di ricostruirlo a scopo didattico simulando una vera e propria attività reale ma attraverso la dematerializzazione delle esperienze, in piena sicurezza, e con tutti i dettagli di una attività didattica concreta.
Questo lascia pensare quanto sia importante il “mezzo” di trasmissione del “contenuto”, e di come una rivoluzione Accademica volta alla fruizione di contenuti Digitali in modo sempre più “Immersivo” sia di fatto sinonimo di una ulteriore “accelerazione dell’apprendimento” con l’intento di portare l’attività formativa ad un livello “eXperienziale>>.